Oliveto Citra
Oliveto Citra è un comune di circa 4000 abitanti della provincia di Salerno in Campania nell’Alta Valle del Sele. Il territorio comunale è in gran parte montuoso e collinare, occupato dalle propaggini sud-orientali dei monti Picentini.
Tracce dei primi insediamenti appartengono alla cultura di Oliveto-Cairano, come si evince dalle numerose tombe rinvenute nelle località Turni, Aia Sophia, Fontana Volpacchio, Piceglia, Cava dell’Arena, Vazze, Isca, Casale. Si tratta generalmente di necropoli datate fra l’VIII e il IV secolo a.C.
Il primo abitato è stato identificato nella località Civita. Abbandonato, gli abitanti si spostarono nell’attuale sito dove sorge il paese. I primi documenti storici che citano dell’esistenza del paese sono datati 1114, dove si parla della chiesa di Santa Maria de Faris e un documento del 1300 dove Carlo III chiede sostegno al feudatario Johannucius de Oliveto, per la guerra contro gli aragonesi. Si susseguirono numerosi feudatari nel tempo e il borgo seguì le vicende storico-politiche del Principato di Salerno.
Durante il Regno di Napoli e il Regno delle Due Sicilie fu un casale appartenente al Distretto di Campagna. Con l’unità d’Italia il paese divenne autonomo e prese l’appellativo Citra per distinguerlo da altri comuni. A seguito del terremoto dell’Irpinia del 1980 Oliveto ha subito una radicale trasformazione urbana.
Il comune fa parte della Comunità montana Tanagro – Alto e Medio Sele, gode di una consistente rete di strutture alberghiere ed è sede di un moderno Ospedale e del Museo Archeologico Lucano dell’Alta Valle del Sele.